Aspi – Assicurazione sociale per l’impiego

Tra le tante nefandezze lessicali della politica italiana recente, pochissime delle quali passeranno alla storia, ecco un neologismo che invece resterà a tenerci compagnia per un po’, almeno fino alla prossima riforma degli assetti sociali e pensionistici. Il 20 marzo 2012 (quindi, in tv, il giorno prima) ha fatto il suo esordio sui giornali Aspi, il nuovo sussidio di disoccupazione voluto fortemente dal governo Monti e dal ministro (dalla ministra) Elsa Fornero. Continua a leggere

Onorevole tv

Esce in questi giorni “Onorevole Tv. La televisione parlamentare e i canali istituzionali nel mondo (ma non in Italia)” del giornalista Gennaro Pesante (Rubbettino). «Un ennesimo libro sulla televisione? È il pensiero che viene inesorabilmente subito a chi, lavorando nei media, conosce il numero spropositato di testi pubblicati nell’ultimo decennio sulla TV e sulla comunicazione per immagini. Continua a leggere

Esodato

La parola esodato non è propriamente un neologismo. Anzi, il 2 aprile ha fatto vent’anni. Fu usata per la prima volta, come ricorda Giulio Nascimbeni sul Corriere del 25 settembre 1992, sulla “Gazzetta Ufficiale” del 2 aprile, in un decreto a firma dell’allora ministro del Lavoro Marini (vi si parlava di “personale esodato”). Continua a leggere

Indignados

Ci sono nuove parole che, dal momento della loro comparsa sulle pagine dei quotidiani nazionali, segnalano l’ingresso e la presenza sulla scena politica di nuovi attori sociali. È questo il caso del termine spagnolo “indignados”, parola con la quale viene identificato un inedito gruppo di pressione nato in Spagna. Ma chi sono gli indignados? Non è semplice provare a dare un’unica e valida definizione; per farlo ho provato a seguire il destino di questa parola e l’evoluzione dei suoi utilizzi all’interno dei tre maggiori quotidiani italiani (Il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa) in un arco di tempo circoscritto (da maggio ad ottobre 2011). Continua a leggere

Olivo o ulivo?

La Domenica delle Palme mi riporta sempre alla mente una formazione politica che ha avuto una ricaduta nel lessico generale ed è riuscita a modificare l’uso comune di una parola. Nel 1995, in piena sbornia floreale e faunistica della politica italiana che sarebbe proseguita per alcuni anni, nacque una nuova coalizione di centrosinistra ribattezzata Ulivo, lanciata e promossa da Romano Prodi. Lo stesso Professore, nel presentare il suo nuovo progetto, spiegò: «L’Olivo è forte, resistente, ben radicato nella sua terra. Continua a leggere